La malattia coronarica è una condizione in cui le arterie coronariche, ovvero i principali vasi che forniscono sangue, ossigeno e nutrienti al cuore, vengono danneggiate con la deposizione di placche contenenti colesterolo.
(Immagini modificate da Heart Pro III for IPAD, 3D4Medical, Inc. Software disponibile su App Store)
Quando le placche aumentano di dimensioni [Fig.1], diminuiscono il calibro delle arterie coronariche, riducendo il flusso sanguigno al cuore. Questo decremento di flusso può causare dolore toracico (angina pectoris), mancanza del respiro, o altri segni e sintomi correlati. Nell’eventualità di un blocco totale ed improvviso di una coronaria si verificherà un infarto cardiaco acuto.
Fattori di rischioI fattori di rischio per la malattia coronarica sono:
Quando si associano più fattori di rischio il pericolo che si manifesti la malattia coronarica aumenta grandemente, in alcuni casi si può manifestare la sindrome metabolica. La sindrome metabolica è una condizione in cui si associano ipertensione, elevati valori di trigliceridi e di insulina, ridotti valori di HDL e aumento della circonferenza addominale.
SintomiQuando si riduce il calibro delle coronarie, queste non sono in grado di veicolare abbastanza sangue ricco di ossigeno al cuore, ciò avviene in particolare quando il cuore accelera, come in condizioni di sforzo fisico, grande stress o forti emozioni.
Inizialmente la riduzione del flusso sanguigno al cuore può non causare alcun sintomo di malattia. Ma, con l’aumentare di dimensioni delle placche, è possibile sviluppare segni e sintomi caratteristici, quali:
DiagnosiLa malattia coronarica può essere indagata con vari esami diagnostici:
Elettrocardiogramma
Ecocardiogramma
Test provocativi di ischemia
miocardica
TAC coronarica
Coronarogafia
Trattamento della malattia coronaricaLa malattia coronarica può essere trattata con procedure percutanee di cardiologia interventistica, con l’esecuzione dell’angioplastica e del posizionamento di stent intra-coronarici. Quando la malattia coronarica coinvolge il tronco comune (ovvero l’origine dell’arteria coronaria di sinistra), oppure contemporaneamente interessa tre o più vasi coronarici maggiori, o non è trattabile con l’angioplastica [Fig.2] per motivi anatomici, si ricorre al trattamento chirurgico di bypass aorto-coronarico. [Fig.3]
Il bypass è una procedura chirurgica che permette di garantire il flusso sanguigno al muscolo cardiaco a valle di una coronaria ostruita. Con la procedura di bypass coronarico, un vaso sano arterioso o venoso è prelevato dalla gamba, dal braccio o dal torace del paziente stesso, e viene impiegato per connettere l’aorta con la coronaria ostruita, in modo tale da saltare, in inglese bypassare, la placca che impediva il passaggio del sangue. La procedura di bypass, oltre a migliorare i sintomi quali dolore toracico e mancanza di fiato, è anche in grado di migliorare la funzione di pompa del cuore e di ridurre il rischio di morire per causa cardiaca.
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