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  • MALATTIA CORONARICA E INFARTO MIOCARDICO


    La malattia coronarica è una condizione in cui le arterie coronariche, ovvero i principali vasi che forniscono sangue, ossigeno e nutrienti al cuore, vengono danneggiate con la deposizione di placche contenenti colesterolo.



    (Immagini modificate da Heart Pro III for IPAD, 3D4Medical, Inc. Software disponibile su App Store)


    Quando le placche aumentano di dimensioni [Fig.1], diminuiscono il calibro delle arterie coronariche, riducendo il flusso sanguigno al cuore. Questo decremento di flusso può causare dolore toracico (angina pectoris), mancanza del respiro, o altri segni e sintomi correlati. Nell’eventualità di un blocco totale ed improvviso di una coronaria si verificherà un infarto cardiaco acuto. 

    Fattori di rischioI fattori di rischio per la malattia coronarica sono:

    • Età: semplicemente invecchiando aumenta il rischio di danno a carico delle coronarie
    • Sesso maschile: gli uomini sono più a rischio di sviluppare la malattia coronarica. Questa disparità si riduce dopo la menopausa.
    • Familiarità: Una storia familiare di infarto miocardico è associata con un maggior rischio di malattia coronarica, specialmente se si tratta di un parente stretto che ha sviluppato la malattia in giovane età (prima dei 55 anni per gli uomini e prima dei 65 anni per le donne).
    • Fumo: Persone che fumano hanno un rischio significativamente aumentato di avere un infarto. Anche l’esposizione a fumo passivo aumenta il rischio.
    • Ipertensione: La pressione sanguigna alta non controllata determina indurimento e inspessimento delle arterie, con un conseguente riduzione del calibro delle stesse.
    • Elevati valori di colesterolo nel sangue: Alti livelli di colesterolo nel sangue aumentano il rischio di formazione delle placche e di aterosclerosi coronarica. Alti livelli di colesterolo possono essere caratterizzati da elevati valori di LDL (lipoproteine a bassa densità) o colesterolo cattivo, e da ridotti valori di HDL (lipoproteine a alta densità) o colesterolo buono.
    • Diabete: La malattia diabetica è associata con un aumentato rischio di malattia delle coronarie. Il diabete di tipo 2 e la malattia coronarica condividono gli stessi fattori di rischio, come obesità e ipertensione.
    • Sovrappeso e obesità: un aumento eccessivo del peso peggiora gli altri fattori di rischio.
    • Vita sedentaria: la mancanza di esercizio fisico è associata con la malattia coronarica e alcuni dei suoi fattori di rischio.
    • Elevato stress: uno stress ininterrotto nella vita quotidiana può danneggiare le arterie e peggiorare i fattori di rischio cardiaci.

    Quando si associano più fattori di rischio il pericolo che si manifesti la malattia coronarica aumenta grandemente, in alcuni casi si può manifestare la sindrome metabolica. La sindrome metabolica è una condizione in cui si associano ipertensione, elevati valori di trigliceridi e di insulina, ridotti valori di HDL e aumento della circonferenza addominale.


    SintomiQuando si riduce il calibro delle coronarie, queste non sono in grado di veicolare abbastanza sangue ricco di ossigeno al cuore, ciò avviene in particolare quando il cuore accelera, come in condizioni di sforzo fisico, grande stress o forti emozioni.
    Inizialmente la riduzione del flusso sanguigno al cuore può non causare alcun sintomo di malattia. Ma, con l’aumentare di dimensioni delle placche, è possibile sviluppare segni e sintomi caratteristici, quali:
    • Dolore toracico (angina pectoris): si manifesta come un dolore costrittivo al petto, come se qualcuno si sedesse sopra. Questo dolore, definito come angina, si manifesta tipicamente nella parte sinistra del petto. Questo dolore generalmente si riduce in pochi minuti dopo aver interrotto attività stressanti per il fisico.
    • Mancanza di fiato: quando il cuore non è in grado di pompare abbastanza sangue rispetto alle necessità del corpo, è possibile che si sviluppi mancanza di fiato e facile affaticamento.
    • Infarto miocardico: una ostruzione completa ed improvvisa delle coronarie porta all’infarto. I segni e sintomi classici includono un dolore costrittivo al petto che si irradia alla spalla e al braccio sinistro, spesso accompagnati da mancanza del respiro e sudorazione.

    DiagnosiLa malattia coronarica può essere indagata con vari esami diagnostici:
    Elettrocardiogramma
    Ecocardiogramma
    Test provocativi di ischemia miocardica
    TAC coronarica
    Coronarogafia

    Trattamento della malattia coronaricaLa malattia coronarica può essere trattata con procedure percutanee di cardiologia interventistica, con l’esecuzione dell’angioplastica e del posizionamento di stent intra-coronarici. Quando la malattia coronarica coinvolge il tronco comune (ovvero l’origine dell’arteria coronaria di sinistra), oppure contemporaneamente interessa tre o più vasi coronarici maggiori, o non è trattabile con l’angioplastica [Fig.2] per motivi anatomici, si ricorre al trattamento chirurgico di bypass aorto-coronarico. [Fig.3]

    Il bypass è una procedura chirurgica che permette di garantire il flusso sanguigno al muscolo cardiaco a valle di una coronaria ostruita. Con la procedura di bypass coronarico, un vaso sano arterioso o venoso è prelevato dalla gamba, dal braccio o dal torace del paziente stesso, e viene impiegato per connettere l’aorta con la coronaria ostruita, in modo tale da saltare, in inglese bypassare, la placca che impediva il passaggio del sangue. La procedura di bypass, oltre a migliorare i sintomi quali dolore toracico e mancanza di fiato, è anche in grado di migliorare la funzione di pompa del cuore e di ridurre il rischio di morire per causa cardiaca. 

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